Major Lazer - Get Free

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Get Free canzone del 2012 di Major Lazer, album Free the Universe.

Get Free risulta essere la canzone che, secondo Spotify, ho ascoltato di più nel 2021 e anche la seconda nel 2022. Una scoperta random, anche se conoscevo Major Lazer già prima. Mi piace particolarmente per l’intro molto soft e dreamy, il testo, ma anche perché é un genere di musica completamente nuovo. Non è né rock, né reggae, né dream pop, non saprei come definirla, forse c’é un genere preciso ma non ne sono al corrente. Viene definita elettronica su wikipedia, ma io forse associo elettronica alla dance... É una canzone moderna, fatta con un tool tipo Ableton o ProLogic, da Diplo, un producer più che noto.

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Il video secondo me é molto bello, anche se un po’ low cost e mostra la Giamaica per come é davvero, il bello, il degrado e come si diverte e vive la gente. Magari alla prima visione é un po’ scioccante, ma poi rimane una di quelle cose che si riguardano anche se non sono particolarmente belle.

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Vari momenti del video

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Diplo é noto per aver lavorato molto per prendere sonorità delle Favelas, infatti il progetto Major Lazer é frutto di quello. Per chi non lo sa, Major Lazer é un fictional group, anzi fictional artist o super eroe? Un po’ tipo i Gorillaz. Praticamente é un Giamaicano che lotta contro il male e suona pure. Ovviamente non esiste e sono Diplo e altra gente, che via via cambia. Ma la cosa fantastica é che c’é anche una serie di cartoni di Major Lazer, che é durata poco, e il tema sono le avventure di questo rasta guerriero, fra mille cannoni e roba Giamaicana.

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Major Lazer dal cartone

La serie é prodotta dalla FOX, quella dei Simpson si, e gli episodi si trovano in giro… Link su https://en.wikipedia.org/wiki/Major_Lazer_(TV_series) Merita uno sguardo almeno una volta, tanto per capire il livello demenziale, ma anche divertente in qualche modo. Rimane un mistero il perché sia stata anche approvata. Come ci si può aspettare, non é andata oltre alla prima stagione, ma rimane sempre un mini cult. Ha un look un po’ retro, ma non vi confondete, é un prodotto degli anni 2010 al 100% e si capisce. Episodio 1 di Major Lazer

Major Lazer é anche responsabile di varie altre hit, tipo Lean On, canzone del 2014 che amo personalmente, perché colonna sonora di varie vacanze in quegli anni, visto che era in loop ovunque andassi nel sud est asiatico (dove andavo spesso in vacanza in quei periodi…). Video Lean On inizialmente manco ci avevo fatto troppo caso, ma poi divenne la canzone top del 2015 su Spotify e ho iniziato ad ascoltarla a ripetizione. Poi andai a farmi varie vacanze e notai che era sempre in ogni singolo bar/discoteca/spiaggia etc… tanto che quando tornavo a casa poi la rimettevo a repeat tanto per dissipare l’inevitabile tristezza da ritorno a lavoro. Da quel momento Major Lazer é entrato nel mio cuore, non tanto per il catalogo, che dico la verità trovo un filo noioso e ripetitivo, ma per varie perle e l’effetto nostalgia.

enter image description here Screenshot dal video di Lean On https://www.youtube.com/watch?v=YqeW9_5kURI

Ma tornando a Get Free, che trovo interessante proprio dal punto di vista musicale, per me é una delle riprove che ormai la musica più bella é fatta dai producer piuttosto che dalle band o da singoli artisti. Poi in generale, la maggiorparte della musica anche delle band é spesso opera di umili producer che lavorano nascosti. La band ci mette un po’ di gente di bell’aspetto, un po’ di talento, ma poi l’album é fatto da un producer bravo e se ne escono degli hit dipende da quello. Questo trend cominciò già negli anni ‘90, con Screamadelica, ma pochi se ne rendevano conto. Quell’album infatti gira voce che era un disastro registrato in studio, poi é stato dato al produttore dei Morcheeba e ne ha fatto il capolavoro che é. Quindi in generale mi interessano sempre meno band e artisti recenti, anche perché ce ne sono proprio pochi interessanti. Quello che é più interessante sono i producere o nemmeno loro, i singoli album o singoli sono più godibili, perché alla fine producer vari collaborano magari in 3-4 su un singolo o un album poi fanno altro, non ha nemmeno tanto senso seguirne uno in particolare. Diplo con Major Lazer é più un’eccezione che una regola.

Recensione di Margini

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Finalmente, dopo mesi che é uscito, sono riuscito a vedere Margini. Non senza difficoltà perché ho dovuto trovare il DVD per vie traverse, ma alla fine ce l'ho fatta e l'ho visto.

enter image description here (Un momento stra-punk, indivina qual'é quello stronzo che poi abbandona gli amici)

Margini parla di tre ragazzi che suonano musica Punk a Grosseto, che poi é dove sono nato cresciuto e ho abitato molto tempo. Quindi ero ansioso di vederlo perché raramente esce un film sulla mia città, ancora più é ispirato a varie persone che conosco nella vita reale. I tre protagonisti decidono di organizzare un concerto punk e si scontrano con vari problemi, tra cui la città che non apprezza nulla che non é aperta al nuovo, la mancanza di strutture e di luoghi, il disagio giovanile e tante altre tematiche che sento da quando ho tipo 12 anni. É un film un po' così. Realizzato in maniera decente, una commedia drammatica, che alla fine scorre bene ma, dico la verità non mi ha lasciato un granché. A dire il vero manco mi ricordo perché decidono di fare un concerto punk hardcore in una città di provincia, cosa che mette in moto tutti gli eventi del film e l'inevitabile evoluzione dei personaggi. Ma oltre a quello nulla di che. Di sicuro questo non é un film su Grosseto. Attenzione il film é ambientato a Grosseto, di cui si vede poco di notevole, se non lo squallore di certi posti.

bar (Al bar Gigi, forse uno dei posti più squallidi di tutta la città)

I personaggi parlano il dialetto locale in maniere impeccabile, tanto che pensavo che fossero tutti del posto, invece lo é solo uno, quindi complimenti per l'impegno a tutti. Uno dei personaggi é ispiratissimo a un personaggio storico della contro cultura locale. Ma alla fine questa é la solita storia di ogni città di provincia. Puoi metterci Viterbo, Arezzo, Latina, Formia, etc. etc. etc. e la storia é la stessa, solo cambiando gli accenti. Non ha nulla di particolarmente legato alla mia città. Grosseto é fatto di paesaggi, di un centro storico, di gente particolare. Nulla di tutto ciò. É solo rappresentato il disagio. Il bar probabilmente peggiore di tutta la città, quello di un distributore dove la notte ci sono prostitute. Oppure orrende riprese della questura, uno degli edifici più brutti di tutta la provincia. Per fortuna c'é uno sguardo a Piazza Dante. Per non parlare di un impietoso sguardo alle mura con un graffito su un memoriale. Della città é rappresentato solo il brutto e il disagio.

Ricasoli (Uno dei più bei momenti del film - forse l'unico, la scena al bar Ricasoli dove c'é pure il compianto Gigi)

In tutto ciò i protagonisti vivono in questo inferno in terra, in questa periferia senza fine di sale di circoscrizione squallide, dove vengono celebrati ancor più squallidi compleanni. E tutto il film pensi, "cazzo a grosseto non c'é proprio un cazzo che merda di posto fa schifo". Uno dei tre protagonisti alla fine decide di prendere l'occasione partendo per un'opportunità all'estero. Questo personaggio viene un po' dipinto come lo stronzo della situazione che abbandona gli amici in questo posto del cazzo. Amici che, idioti si fanno pure arrestare perché per rubare un impianto audio si mettono a fare un casino della madonna. Si proprio stronzo quello... Comunque, il film prosegue con i nostri eroi che non si arrendono al loro sogno di... di cosa? Ah già in tutto questo disagio e battute in toscanaccio mi ero dimenticato: di fare una volta una cosa fica in città e alla fine ci riescono, anche se in maniera dolce amara, perché alla fine poi nulla cambia e tutto ripiomba nella solita monotonia. Morale, ancora una volta, Grosseto é una merda. Però se quello se ne va, lui é la merda. Minchia ok, si é capito é il motivo principale del film, già dal titolo, Grosseto é ai margini, Grosseto é una merda, ma anche tu che non stai più a Grosseto sei una merda. Tutto é una merda, anche io che mi sono visto il film cosa sono?

E mi viene un dubbio alla fine del film... E se proprio i protagonisti fossero il disagio della città? Un rovesciamento involontario del messaggio del film. I protagonisti sono immaturi, pigri (meno quello che va via), incapaci di relazionarsi. Hanno una passione particolare, specifica, che in una città di provincia non potrà mai svilupparsi. Cosa li trattiene dal non seguire le loro passioni altrove, dove protrebbero trovare sfogo e persone simili? Non hanno un lavoro, la famiglia di quello coi basettoni potrebbe star bene, se non meglio altrove. Eppure persistono nello stare lì, avvelenando se stessi e quello che li circonda, persone che tutto sommato sono contente della realtà locale e ne sanno cogliere la bellezza, perché più semplici e positive, che sanno apprezzare la bellezza che hanno a portata di mano tutti i giorni? Me ne andrò a letto con questi dubbi esistenziali...

Boh (Una scena di disagio locale nel film)

Ovvia. Ok bravi, sono anche sicuro che hanno fatto un proiezione in città e tutti a dire, film belliffimo, racconta beniffimo il disagio giofanile. Ma boh. Per me lascia un po' quello che trova e non dice nulla di che, solo ombre e poche luci, qualche poveretto potrebbe dire l'amicizia é la luce del film, ma anche no.

Mi é piaciuto? No. Lo raccomando, ma non alla pro-loco di sicuro. Il regista tuttavia penso abbia delle capacità, anche se magari investirei su una sceneggiatura un po' più spessa.

Ah dimenticavo il film si può trovare anche qui in vendita ma non in streaming purtroppo, almeno per ora.